Saper rappresentare la realtà


Le drammatiche vicende politico-economiche di questi ultimi tempi, il sistematico scadimento dei valori morali -che invece dovrebbero guidare i comportamenti dell’uomo- e la perdita di credibilità da parte di importanti istituzioni, civili e religiose, sembrano essere la logica conseguenza di una crisi etica devastante che ormai da qualche lustro imperversa nel nostro paese.
I modelli sociali che vengono pericolosamente proposti da gran parte dei mezzi di comunicazione di massa poggiano sull’ossessionante ricerca del successo e del benessere individuale. Così succede che gli interessi privati vengano frequentemente anteposti al bene comune e, ancora peggio, che si utilizzino le istituzioni soltanto per raggiungere obiettivi personali, senza che tutto questo generi una forte indignazione dell’opinione pubblica, la quale, quasi assuefatta, considera il tutto una sorta di “evoluzione” della società. Poco importa se il successo e il benessere personale si perseguano a discapito dei più deboli, degli indifesi, di coloro che non hanno la forza per sottrarsi ad un destino che sembra inevitabile.
Tutto questo riporta prepotentemente al centro del dibattito politico, culturale ed educativo il tema della legalità e quello, ancora più complesso, della verità: intese come rispetto delle regole, correttezza, onestà, attenzione verso il più debole, il diverso e, soprattutto, come denuncia di una realtà “mediatica”, “virtuale”, che non è in grado di fotografare la reale condizione di arretratezza sociale e la disperata rassegnazione umana in cui vive un numero crescente di persone.
Il mondo dell’informazione e, più in generale, della comunicazione mediatica, deve urgentemente recuperare la capacità di rappresentare la realtà così come essa è, andando alla ricerca della verità con onestà e buona fede.
Le leggi che mirano a comprimere la libertà di espressione e di informazione sono parimenti devastanti al servilismo e ai condizionamenti ideologici, da qualunque parte essi provengano.

Giuseppe Iaconis

Pubblicato sul quotidiano “Calabria Ora” in data 16 luglio 2010