Gli atti vandalici all’I.I.S. “La Cava” rischiano di rallentare il cambiamento


E’ necessaria una ferma ed incondizionata condanna dell’intera comunità e dei suoi rappresentanti politici

liceo-web-300Gli atti vandalici che hanno prodotto ingenti danni alla struttura e alle attrezzature di laboratorio dell’I.I.S.”Francesco La Cava” di Bovalino mi spingono a fare alcune doverose riflessioni in qualità di padre e di operatore dell’educazione.

Ciò che preoccupa in queste circostanze, oltre alla gravità del gesto, che colpisce la conoscenza e quindi la libertà di ciascuno di noi, è l’assordante silenzio della cittadinanza e delle sue istituzioni democratiche.

Tutto questo rischia di far naufragare l’ambizioso progetto di rilancio dell’istruzione superiore che con fatica, competenza e abnegazione l’attuale dirigenza sta portando avanti. Dopo qualche anno di incertezza, l’istituto bovalinese si sta muovendo con la necessaria fermezza nella giusta direzione, allestendo un progetto educativo moderno, di vasto respiro culturale, basato sul rispetto delle regole e, quindi, orientato alle istanze di un territorio in cui il bisogno di legalità è crescente e improcrastinabile. Per questa ragione la dirigenza da subito ha dato all’istituzione scolastica un assetto organizzativo efficiente in grado di garantire la realizzazione del piano educativo e, contestualmente, esaltare tutte le peculiarità che caratterizzano la funzione docente.

Era inevitabile che qualcuno, avvezzo al sopruso e all’illegalità, reagisse con violenza al cambiamento, ma, ahimè, non era prevedibile la mancata indignazione della cittadinanza e dei suoi rappresentanti istituzionali, i quali, troppo spesso, glissano su delicate problematiche che, se non efficacemente affrontate, finiranno per imbarbarire ulteriormente la nostra comunità.

L’episodio descritto, infatti, non rappresenta un caso isolato, ma si aggiunge ad altri di pari gravità, sempre volti a colpire coloro i quali, come la dirigente e i docenti del “La Cava”, ostinatamente continuano a credere che soltanto attraverso la cultura e la legalità è possibile ridare la speranza a questa martoriata terra. Spero che in futuro qualsiasi atto di barbarie che offende la dignità dei bovalinesi trovi una ferma ed incondizionata condanna dell’intera comunità e dei suoi rappresentanti politici.

Alla Dirigente, prof.ssa Caterina Autelitano, ai docenti e a tutto il personale scolastico va il mio apprezzamento per il lavoro fin qui svolto e, ne sono certo, per quello che svolgeranno nel prossimo futuro.

Giuseppe Iaconis

Pubblicato su:
La Riviera, 5 aprile 2015
“Lente Locale”, 2 aprile 2015
“Tele Mia”, 2 aprile 2015