Dimensionamento scolastico ad personam?


Il dimensionamento scolastico prodotto dall’Amministrazione provinciale ha generato una valanga di polemiche e non soltanto per la lotta intestina che si è sviluppata all’interno del centrodestra (Provincia contro Comune di Reggio Calabria), ma soprattutto per i disagi che genererà sul territorio. L’accorpamento di alcuni istituti scolastici non sembra rispondere a logiche di razionalizzazione, ma a ragioni molto più venali. In questi giorni c’è  chi parla apertamente di dimensionamento ad personam, concepito apposta per favorire questo o quel dirigente scolastico, questo o quel paese.  A Polistena, ad esempio, l’Amministrazione Comunale ha ripetutamente chiesto l’attuazione della deroga prevista dalla legge, al fine di lasciare inalterato il quadro delle due istituzioni scolastiche esistenti ed evitare gravi danni all’utenza scolastica sotto il profilo della continuità didattica. Ma la provincia non ha tenuto minimamente in considerazione tale richiesta.

Anche sulla Locride alcune decisioni hanno prodotto forti polemiche. Si pensi, ad esempio, al caso dell’Istituto di Istruzione Superiore “Zanotti Bianco” che ingloba scuole distanti tra loro  decine e decine di chilometri: Marina di Gioiosa, Roccella, Caulonia e persino Monasterace. Ma anche nella zona Sud sono stati effettuati degli accorpamenti discutibili che hanno smembrato delle istituzioni scolastiche storiche per dare vita a dei carrozzoni che difficilmente saranno in grado di garantire un’offerta scolastica di qualità.

C’è da chiedersi in tutto questo quanto abbiano pesato l’interesse delle comunità, dei giovani e delle loro famiglie e quanto, invece, il colore politico di questo o quel capo d’istituto, di questo o quel sindaco.

Giuseppe Iaconis