Bovalino, secondo Aldo Taliano i primi dati turistici non sono confortanti


BOVALINO – La stagione estiva è ormai entrata nella fase cruciale, ma gli arrivi e le presenze turistiche registrate in queste prime settimane nella Locride non sembrano certo confortanti. Ancora più delicata appare la situazione a Bovalino, un tempo una delle principali località balneari della provincia di Reggio Calabria. Le strutture ricettive presenti in paese e nei dintorni, infatti, a luglio sono rimaste pressoché inoperose, mentre gran parte degli appartamenti che abitualmente venivano locati ai vacanzieri sono rimasti sfitti.
La crisi economica che stiamo attraversando non ha certo giovato al turismo. Tuttavia, il forte calo di presenze nel mese di luglio deve spingere operatori del settore, amministratori e politici ad una seria riflessione. Per capirne di più abbiamo incontrato il Presidente dell’Associazione commercianti, artigiani e operatori turistici di Bovalino.
“Il trend che riguarda gli arrivi e le presenze turistiche nella nostra città – ci dice il dottor Aldo Taliano – è negativo ormai da un po’ di anni. Personalmente ritengo che sia un errore addossare tutte le responsabilità alla crisi economica, che certo non ha giovato all’industria delle vacanze. E’ necessario che operatori e amministratori s’interroghino, ognuno per la parte di sua competenza, sugli errori e le negligenze commessi nell’ultimo decennio. Intendo dire che il turista moderno ormai non si limita a chiedere soltanto un mare ed una spiaggia puliti, ma desidera riempire tutto il resto della sua giornata con attività ludiche, culturali e ricreative. A mio avviso – continua il Presidente Taliano –  occorre predisporre un programma articolato di manifestazioni di qualità, che vada al di là delle sagre, che pure hanno una certa validità. Un programma da definire di concerto con i Comuni vicini, al fine di evitare accavallamenti e quindi poter coprire il maggior numero di giorni possibili. Per il futuro, inoltre, è necessario arricchire l’offerta ricettiva con proposte di alto, medio e basso livello, alberghiere ed extralberghiere: non ci si può rivolgere alle diverse tipologie di utenza con il medesimo prodotto”.
Appare evidente che è necessario adoperarsi da subito per definire una politica turistica adeguata, in modo da poter raccogliere i frutti già dalla prossima stagione estiva. Innanzitutto occorre elevare la qualità del prodotto turistico, che non si compone soltanto di alloggio e ristorazione, ma soprattutto di servizi di accoglienza ed assistenza turistica, servizi sanitari, di trasporto, attività ricreative e culturali. Successivamente si deve destagionalizzare la domanda, che attualmente si concentra nelle prime due settimane di agosto. A questo proposito, la pianificazione di un certo numero di eventi di qualità in grado di attrarre i flussi turistici, da distribuirsi da giugno a settembre, potrebbe cominciare a dare un contributo nella giusta direzione.
Una corretta programmazione turistica di medio-lungo periodo, quindi, deve necessariamente poggiare su due presupposti: l’innalzamento della qualità dei servizi offerti agli utenti e, soprattutto, un’intelligente diversificazione dell’offerta. Agli operatori del settore, nell’immediato, non resta che sperare in un agosto “miracoloso”.

Giuseppe Iaconis

Pubblicato sul quotidiano Calabria Ora in data 24 luglio 2006