L’agriturismo entra nelle aule scolastiche


L’Istituto Tecnico Commerciale “Guglielmo Marconi” di Siderno sta realizzando un innovativo corso di formazione  denominato “Telematica e Agriturismo”, la cui finalità può essere sintetizzata nella preparazione di 16 giovani diplomati con una specifica competenza nel campo della promozione e  commercializzazione per via telematica del prodotto agrituristico.
Il percorso formativo, ideato e coordinato dal prof. Giuseppe Iaconis e fortemente voluto dal Dirigente scolastico, prof. Antonio De Leo, è il frutto di una fattiva collaborazione con le aziende agrituristiche locresi, facenti parte del “Consorzio del turismo verde E.O.S.”, alcuni operatori del catanzarese  e il “Consorzio Umbria in campagna”.
L’attività formativa (finanziata con i fondi CIPE 2002-2003) si articola in due momenti: un modulo di orientamento teorico e un tirocinio aziendale della durata di 120 ore, di cui 40 saranno effettuate sul territorio regionale e 80 presso l’azienda “Le Colombe” di Assisi (PG). Tutto ciò permetterà agli allievi di effettuare la comparazione tra le due diverse realtà agrituristiche e, quindi, ricavare delle informazioni che andranno ad arricchire il loro bagaglio di competenze.
L’Istituto, attraverso la formazione dei 16 allievi frequentanti il corso programmatori, si propone di dare un valido contributo allo sviluppo di un settore economico che in questi ultimi anni ha fatto registrare una considerevole crescita, ma che ancora presenta dei gaps proprio nel campo della promozione e commercializzazione del prodotto per via telematica.
Infatti, l’agriturismo rappresenta un settore economico in forte espansione, sia a livello nazionale che regionale. In Italia negli ultimi 16 anni il numero delle aziende è cresciuto del 40% (6.000 circa nel 1986 – 10.000 circa nel 2002), mentre il numero di posti letto si è più che raddoppiato. Il totale dei turisti in arrivo è passato da circa 550.000 del 1986 a oltre 2.500.000 del 2002, dei quali il 30% è rappresentato da utenti stranieri. Ma i dati riguardanti la Pasqua, divulgati in questi giorni dai mezzi di comunicazione di massa, se confermati dalle statistiche ufficiali, faranno segnare al settore un altro record.
Negli ultimi cinque anni anche in Calabria il numero delle aziende si è quasi triplicato, al punto che nella Locride, come accennato in precedenza, molte di esse hanno dato vita ad un consorzio denominato “E.O.S.”, magistralmente diretto dalla dott.ssa Angelica Placanica. Il “giovane” agriturismo calabrese però stenta a competere con alcune importanti realtà come l’Umbria, la Toscana, l’Alto Adige e ciò per due motivi: standard qualitativi ancora non adeguati e difficoltà nella commercializzazione del prodotto per via telematica. Quest’ultimo aspetto, in particolare, continua a rappresentare una sorta di palla al piede per l’agriturismo calabrese, poiché non gli consente di attingere ai grandi bacini d’utenza stranieri, che costituiscono una parte rilevante e redditizia del mercato.
Tuttavia, la scelta dell’I.T.C. di pianificare un intervento formativo nel settore agrituristico è dovuta anche al fatto che si tratta di un’attività in grado di determinare effetti molto positivi sull’agricoltura, l’artigianato e il commercio. Inoltre, il suo definitivo sviluppo può rappresentare una formidabile soluzione all’annoso problema dello spopolamento delle campagne e, quindi, dei danni al territorio e all’edilizia rurale derivanti da tale abbandono.
L’iniziativa didattica parte da queste importanti motivazioni per dare delle risposte alle esigenze degli operatori del settore, i quali sono costantemente proiettati alla ricerca di giovani preparati ed intraprendenti a cui affidare il compito di promuovere e commercializzare il proprio prodotto.  Per questo motivo il percorso formativo punta all’approfondimento delle competenze sulle norme più importanti (nazionali e regionali) che disciplinano il settore; al consolidamento delle informazioni riguardanti i vantaggi di tipo economico derivanti dall’integrazione dell’attività agricola con quella turistica; e, in particolare, all’ampliamento delle conoscenze dei giovani sulle tradizioni, gli usi e la cultura del mondo agricolo calabrese.
L’attività in attuazione al Marconi, tuttavia, non mira soltanto a sviluppare specifiche abilità gestionali e di marketing operativo, ma si propone anche di ampliare il livello di cultura generale dei corsisti, favorire un rapporto più stretto tra scuola e mondo del lavoro, adeguare l’offerta formativa ai mutamenti del sistema economico regionale, favorire l’educazione al rispetto della natura e alla salvaguardia del territorio.
Al termine dell’attività, gli allievi frequentanti il corso saranno chiamati a mettere a frutto  conoscenze e competenze acquisite durante le visite e gli stage aziendali attraverso la produzione di un lavoro multimediale che sarà ricco di informazioni sulle aziende visitate, visive e descrittive, i loro prodotti e le caratteristiche di questi ultimi. Il cd che sarà realizzato, oltre ad essere argomento di discussione nell’ormai vicino esame di Stato, sarà messo a disposizione di tutti gli operatori che ne faranno richiesta.

Giuseppe Iaconis

Pubblicato sul settimanale “La Riviera” in data 27 aprile 2003