Caro Segretario Letta, devo ringraziarla!


Qualche giorno addietro, quando si paventava l’idea di candidare Lucia Azzolina e qualche altro esponente di “Insieme per il futuro” (ex 5 stelle) all’interno delle liste del PD, ho cominciato ad avvertire il desiderio di ringraziarla per l’inaspettata “sorpresa”. Oggi, che la candidatura dell’ex ministra dell’istruzione al Sud sembra essere in dirittura d’arrivo, mi sento di ringraziarla due volte.

La ringrazio come cittadino, poiché sino a questo momento avevo una sola certezza: non votare lo schieramento di centrodestra. Adesso, invece, grazie alle sue scelte, ho un’altra certezza: non voterò PD.

Una bella semplificazione!

Ma la ringrazio soprattutto come uomo di Scuola che vive e lavora al Sud. Quel Sud martoriato e trascurato che – per colpe proprie e altrui – viene utilizzato dai partiti per porre in essere operazioni politiche che in un’altra parte del Paese sarebbero impensabili, inaccettabili e, quindi, sufficienti a scatenare una vera e propria rivolta.

S’immagina la candidatura dell’ex ministra in Emilia Romagna!?

La domanda, caro segretario, nasce spontanea: come mai queste operazioni vengono prevalentemente realizzate nel Meridione?

Eppure, a parole, lei sostiene che il decollo del Paese dovrebbe partire proprio dal Sud, dalla Scuola.

Mi perdoni segretario, ma già che ci sono vorrei rivolgerle qualche altra domanda.

Lei ritiene che l’ex ministra dell’istruzione abbia operato bene nei mesi trascorsi a viale Trastevere?

Condivide, ad esempio, le misure adottate nell’estate del 2020, relative all’apertura dell’anno scolastico 2020/2021?  E, badi bene, non mi riferisco soltanto ai famigerati banchi con le rotelle costati decine di milioni di euro!

Condivide l’approccio che l’ex ministra ha avuto con gli operatori scolastici, in particolare con i docenti?

Considera opportuno il fatto che, durante il suo dicastero, sia stata assunta come dirigente scolastico? Parlo di opportunità, non di legittimità.

Lei condivide il “promuoviamoli tutti” pomposamente annunciato alla fine dell’anno scolastico 2019/2020?

Ma forse è inutile che io le faccia queste domande: candidando l’ex ministra dell’istruzione nelle liste del PD ha fatto sue tutte quelle scelte e ne porterà sino in fondo, e per intero, il peso politico. Se ne ricordi quando, un minuto dopo il voto, sarà chiamato a spiegare, nel bene e nel male, le regioni del risultato elettorale.

Se le sue scelte saranno apprezzate dagli elettori, non esiterò a riconoscerle il merito. Ma se, come penso, non sarà così, lei e l’attuale classe dirigente meridionale del PD – che accetta passivamente qualsiasi decisione venga calata dall’alto senza proferir parola, che rimane in silenzio e in fila, con le mani giunte, in attesa di “personali collocazioni”, e senza un sussulto di orgoglio che la porti a rassegnare le dimissioni – dovete trarne le conseguenze.

In questo modo intendete difendere la Costituzione? Con questa armata Brancaleone intendete alzare un argine in grado di contrastare l’avanzata alle destre? Prendendo a pesci in faccia una fetta importante del vostro elettorato pensate di vincere le elezioni?

Mi auguro di sbagliarmi, ma credo che lei stia andando a sbattere e, purtroppo, non farà soltanto un male a se stesso: farà un male al Paese!

Giuseppe Iaconis