Le nuove vie dell’agriturismo tra internet e marketing aziendale


Gli allievi dell'itc Marconi di Siderno

L’ISTITUTO Tecnico Commerciale “Guglielmo Marconi” di Siderno ha concluso un corso di formazione denominato “Internet e agriturismo”, la cui finalità può essere sintetizzata nella preparazione di 16 giovani diplomati con una specifica competenza nel campo della promozione e commercializzazione per via telematica del prodotto agrituristico.
Il percorso formativo, ideato e coordinato da Giuseppe Iaconis, è stato il frutto di una fattiva collaborazione con le aziende agrituristiche locresi, facenti parte del “Consorzio del turismo verde Eos”, alcuni operatori del catanzarese e il “Consorzio Umbria in campagna”.
L’attività formativa si è articolata in due momenti: un modulo di orientamento teorico e un tirocinio aziendale della durata di 120 ore, di cui 40 sono state effettuate sul territorio regionale e 80 presso l’azienda “Le Colombe” d’Assisi. Tutto ciò ha permesso agli allievi di effettuare la comparazione tra le due diverse realtà agrituristiche e, quindi, di ricavare delle informazioni che andranno ad arricchire il loro bagaglio di competenze.
L’Istituto si propone di dare un valido contributo allo sviluppo di un settore economico che in questi ultimi anni ha fatto registrare una considerevole crescita, ma che ancora presenta dei gap proprio nel campo della promozione e commercializzazione del prodotto per via telematica.
Infatti, l’agriturismo rappresenta un settore economico in forte espansione, sia a livello nazionale che regionale. In Italia negli ultimi 16 anni i1 numero delle aziende è cresciuto del 40% (6.000 circa nel 1986 – 10.000 circa nel 2002), mentre i1 numero di posti letto si è più che raddoppiato. Il totale dei turisti in arrivo è passato da circa 550.000 del 1986 a oltre 2.500.000 del 2002, dei quali il 30% è rappresentato da utenti stranieri. Negli ultimi cinque anni anche in Calabria il numero delle aziende si è quasi triplicato, al punto che nella Locride molte di esse hanno dato vita ad un consorzio denominato “Eos”, diretto da Angelica Placanica.
Il “giovane” agriturismo calabrese però stenta a competere con alcune importanti realtà come l’Umbria, la Toscana, l’Alto Adige e ciò per due motivi: standard qualitativi ancora non adeguati e difficoltà nella commercializzazione del prodotto per via telematica.
La scelta dell’Itc di pianificare un intervento formativo nel settore agrituristico è dovuta anche al fatto che si tratta di un’attività in grado di determinare effetti molto positivi sull’agricoltura, l’artigianato e il commercio. Inoltre, il suo definitivo sviluppo può rappresentare una formidabile soluzione all’annoso problema dello spopolamento delle campagne e, quindi, dei danni al territorio e all’edilizia rurale derivanti da tale abbandono.
II percorso formativo ha puntato all’approfondimento delle competenze sulle norme più importanti che disciplinano il settore; al consolidamento delle informazioni riguardanti i vantaggi di tipo economico derivanti dall’integrazione dell’attività agricola con quella turistica; e all’ampliamento delle conoscenze dei giovani sulle tradizioni, gli usi e la cultura del mondo agricolo calabrese.
Al termine del percorso formativo, gli allievi sono stati chiamati a mettere a frutto le conoscenze e competenze acquisite durante le visite e gli stage aziendali attraverso la produzione di un lavoro multimediale ricco di informazioni sulle aziende visitate, visive e descrittive, i loro prodotti e le caratteristiche di questi ultimi. Il cd prodotto sarà argomento di discussione nel prossimo esame di Stato.

Giuseppe Iaconis

Pubblicato sul “Quotidiano della Calabria” in data 21 novembre 2003