Con lo scioglimento del Consiglio comunale si pone la parola fine ad una storia politico-amministrativa durata un lustro, ma che lustro, a Bovalino, non ha dato nemmeno un po’. Sarebbe troppo facile oggi sparare su questo e quel personaggio o, peggio, vestire i panni di chi è senza macchia e senza peccato.
La verità è che in questa triste vicenda tutti abbiamo una parte, più o meno grande, di responsabilità:
– chi ha ricoperto ruoli politici;
– chi, pur conoscendo le “qualità” umane e professionali di coloro i quali avrebbero dovuto rappresentare i bovalinesi, ha fortemente voluto e sostenuto una “certa soluzione”;
– chi, pur venendo da sinistra, ha condiviso e sostenuto;
– chi, per egoismo o per interessi, ha fatto finta di non vedere, non capire;
– chi avrebbe dovuto rappresentare la speranza… alla quale, ahimè, ha anteposto le ambizioni personali, gli egoismi di parte, in realtà mai sopiti;
– chi ha sbagliato votando e chi ha sbagliato a non votare;
– e chi, come me, non si è opposto con maggiore incisività.
Quanto accaduto deve servire da lezione a tutti. Ciascuno di noi faccia una riflessione. Ciascuno di noi si prenda la sua dose di responsabilità. Nessuno, proprio nessuno può chiamarsi fuori.

Giuseppe Iaconis