A Bovalino è stato tagliato un pino alto circa 20 metri


Caro Direttore,
la bellissima pagina sull’ambiente pubblicata su “La Riviera” del 24 ottobre 2004 (“Il condono abusivo del Governo Berlusconi” – “L’Italia condona, l’Albania abbatte: vergogna!”) richiama giustamente l’attenzione sull’annoso problema della tutela ambientale, rispetto al quale tutti dovremmo dimostrarci più sensibili, in particolare le istituzioni.
I due articoli citati mi hanno spinto a rendere noto un fatto, peraltro già comunicato formalmente al Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato di Locri, il quale rispetto alla grande questione della salvaguardia ambientale potrebbe sembrare marginale, ma in realtà sintomatico di una scarsa sensibilità verso la natura che invece andrebbe riscoperta e opportunamente rivalutata, specie nella nostra realtà.
La settimana scorsa (sabato 23 ottobre 2004) alcune persone hanno provveduto a tagliare un pino alto circa 20 metri e con oltre 50  anni di vita. I protagonisti di tale gesto hanno eseguito il taglio della pianta, che da tantissimi anni ornava la piccola via Salerno di Bovalino, pur essendo sprovvisti di qualsiasi autorizzazione e senza essere proprietari del terreno su cui sorgeva la stessa. Questi individui hanno assunto la loro crudele decisione senza che vi fosse un’effettiva necessità, senza tenere conto del grave danno ambientale che stavano per arrecare alla società e, soprattutto, in totale disprezzo dei sentimenti delle persone che per decenni hanno avuto come compagno di giochi, prima, e di vita, poi, quel bellissimo pino.
Da giorni gli uccelli che “abitavano” la maestosa pianta girovagano senza meta nel grande vuoto creatosi dopo il taglio alla ricerca del nido che non c’è più e quello che un tempo era un meraviglioso canto si è trasformato in un lamento continuo.
Ciò che è stato fatto è un vero e proprio atto di pirateria ambientale che meriterebbe una severa punizione, al fine di evitare che altre persone insensibili si sentano autorizzate a commettere azioni di questo genere.
Se ognuno di noi si dimostrasse attento alle tematiche ambientali e desse il suo piccolo contributo per impedire il perpetrarsi di violenze ambientali di questo o di altro tipo probabilmente dei Governi sprovveduti, come l’attuale, non avrebbero la possibilità di “guadagnarci” sopra.

Giuseppe Iaconis

Pubblicato sul settimanale “La Riviera” in data 31 ottobre 2004