Progetto “La donna nelle istituzioni”


 

 

Sintesi progetto

Motivazione dell’intervento  (Analisi dei bisogni, ecc.)

La realtà calabrese è caratterizzata da una situazione socio-economica molto frammentata. In particolare alcune aree geografiche, come la Locride, nell’ambito della quale opera l’Istituto proponente il progetto, presentano un elevatissimo tasso di disoccupazione, un reddito pro capite molto basso, un crescente disagio giovanile e una forte presenza del fenomeno malavitoso. In tale contesto la donna fatica a farsi spazio nel mondo del lavoro e ad avere un’adeguata rappresenta nelle istituzioni e ciò per una serie di motivi: forte livello di disoccupazione maschile, difficoltà di orientamento, scarsa promozione della cultura dell’imprenditorialità femminile e una storica subalternità rispetto all’uomo. Le donne lavoratrici rappresentano la parte minoritaria in tutti i settori economici, persino in quelli particolarmente adatti al genere femminile.
L’iniziativa didattica prende atto di questa realtà socio-economica e si propone di dare le adeguate risposte.

Situazione scolastica in ordine a:  
bisogni formativi specifici in rapporto agli indirizzi istituzionali e all’attività già svolta dalla scuola

I ragazzi frequentanti l’Istituto possiedono un’elevata competenza nel campo giuridico-economico e informatico-multimediale, la quale, abbinata a delle buone conoscenze storico-letterarie, fornisce agli alunni la preparazione di base indispensabile per un agevole inserimento nel mondo del lavoro.
Tuttavia, al fine di favorire la collocazione delle ragazze anche in settori storicamente dominati dall’uomo, come quello politico-istituzionale, occorre  orientare questo importante patrimonio di competenze in una specifica direzione, con degli interventi educativi mirati tendenti dapprima all’analisi delle cause che hanno determinato la subalternità della donna rispetto all’uomo e successivamente alla trasmissione di competenze formative specifiche.

elementi della condizione giovanile all’interno della scuola o della rete di scuole

I giovani frequentanti l’Istituto vivono tutti i disagi, i ritardi e le debolezze che hanno sin qui caratterizzato negativamente lo sviluppo della Regione. La stragrande maggioranza degli alunni sono pendolari e, per poter raggiungere la scuola in tempo utile, sono costretti a fare dei lunghi viaggi, i quali finiscono inevitabilmente per rallentare i loro ritmi di apprendimento.
In molti casi la precarietà nel lavoro dei genitori e, quindi, l’incerto reddito familiare limita la possibilità di disporre a casa propria delle più moderne fonti culturali (il computer e l’accesso ad internet) e a volte rende difficile persino l’acquisto dei libri di testo.

condizione delle allieve /ragazze

Il numero delle ragazze frequentanti la scuola, a differenze dagli altri Istituti presenti sul territorio, supera abbondantemente quello dei ragazzi (453 femmine contro 321 maschi) e questo grazie anche alla diversificazione dell’offerta formativa, la quale tutti gli anni viene integrata ed arricchita con iniziative didattiche mirate e in prevalenza molto vicine alle esigenze delle donne.
Le ragazze frequentanti l’Istituto, però, superata qualche difficoltà iniziale (circoscritta al 1° e al  2° anno), riescono a ritagliarsi uno spazio e superare la storica subalternità rispetto all’uomo: la percentuale delle alunne di età superiore all’età scolare è sensibilmente inferiore agli alunni.

Obiettivi formativi specifici e trasversali
-Favorire nuove opportunità e prospettive di sviluppo nel proprio territorio;
-conoscenza dell’organizzazione istituzionale italiana;
-organizzazione e funzionamento della Pubblica Amministrazione;
-conoscenza delle regole attinenti il funzionamento delle autonomie territoriali.
-conoscenza delle radici storiche della subalternità femminile;
-sviluppo del senso di responsabilità e delle capacità di lavorare in gruppo;
-sviluppo delle capacità relazionali e di comunicazione.

Risultati attesi
Il progetto si propone di incrementare la partecipazione della donna in campo politico-istituzionale  rimuovendo i blocchi che derivano da un difetto di conoscenza e una scarsa capacità di orientamento in settori ancora caratterizzati da una modestissima presenza femminile. Le ragazze a cui è destinata l’attività, dopo aver analizzato adeguatamente le ragioni della non visibilità del genere femminile in campo politico e istituzionale, dovranno acquisire dimestichezza con le regole che garantiscono il funzionamento dell’apparato istituzionale. Tutto ciò permetterà loro di verificare l’organizzazione politico-istituzionale dello Stato e comprendere il ruolo che potrebbero andare a ricoprire all’interno della stessa.

Articolazione e contenuti del progetto
Il percorso formativo, nella fase iniziale, si propone d’individuare ed analizzare adeguatamente le cause che frenano l’inserimento della donna nel campo socio-economico, molte delle quali riconducibili alla difficile situazione in cui versa la Calabria.
Tematiche trattate:
1.    le radici storiche della subalternità femminile;
2.    l’inserimento delle donne nel mercato del lavoro;
3.    la storia del lavoro e della famiglia.
Successivamente il progetto punta a far sviluppare delle identità forti attraverso l’articolazione di un itinerario formativo mirato, in grado di incidere sugli interessi specifici delle allieve e, quindi, sviluppare la loro creatività e la voglia di essere protagoniste anche nel settore politico/istituzionale, in cui gli uomini da sempre ricoprono un ruolo centrale.
In tale fase saranno trattate le seguenti tematiche:
1.    nozioni di storia dei partiti politici;
2.    i sistemi elettorali maggioritari e proporzionali;
3.    le forme di Stato e di Governo;
nozioni di diritto amministrativo.