Chi sarà il nuovo inquilino della casa comunale?


Bovalino – Sono quattro le liste che il prossimo 13 maggio si contenderanno il governo della cittadina jonica. Si tratta di una coalizione che si colloca nell’area di centrodestra, “Il polo per Bovalino”, e tre  liste civiche, “Lavorare insieme per Bovalino”, “Bovalino futura” e il “Sole che sorge-Arcobaleno ”. Quattro anche i candidati alla carica di sindaco: il pittore Domenico Savica, il dott. Sebastiano Candido, il prof. Antonio Carpentieri e il dott. Francesco Zappavigna. Mentre i concorrenti alla carica di consigliere comunale sono ben sessantaquattro e tra essi non mancano i personaggi di prestigio provenienti dai diversi settori della società civile, alcuni dei quali sono alla loro prima esperienza politica.
Il raggruppamento “Il polo per Bovalino”, annovera tra le sue fila sia dei candidati che provengono dall’esperienza amministrativa appena conclusasi, a cominciare proprio da Domenico Savica, già assessore nella giunta Ammendolea, e alcuni noti professionisti, tra i quali spiccano i nomi di Francesco Gangemi, Giovanni Guerrisi, Giuseppe Micale e Domenico Vadalà.
“Bovalino futura” invece punta su una figura molto nota nel panorama politico cittadino, il prof. Antonio Carpentieri, che in passato è stato sindaco del comune jonico.  Anche  questa lista ha fatto un mix tra soggetti che hanno maturato una certa esperienza amministrativa, come Giuseppe Albanese e Domenico Zappia, e alcuni che sono alle prime esperienze politiche, come Tommaso Violi, Giovanni Sacco e Pasquale Colacresi.
Il movimento “Sole che sorge-Arcobaleno” ha costruito una squadra che, oltre a puntare sulla competenza e la voglia di fare del candidato a sindaco, dott. Francesco Zappavigna, si  avvale della collaborazione di qualche personaggio con una certa esperienza politico-amministrativa, ma allo stesso tempo non trascura il contributo che può provenire dalle  giovani leve.
Ma l’evento più interessante apparso sulla scena politica bovalinese è rappresentato dal raggruppamento “Lavorare insieme per Bovalino”. Si tratta di un movimento politico-culturale che, ormai da molti mesi, ha dato il via ad un approfondito confronto sui problemi che condizionano la città, puntando sul diretto coinvolgimento dell’opinione pubblica. Il candidato a sindaco, dott. Sebastiano Candido, proviene dal mondo del volontariato e dello scoutismo ed  è del tutto nuovo alla politica, anche se ha maturato una notevole esperienza amministrativa come dirigente della sede Enel di Bovalino. Ma il movimento si avvale anche della collaborazione di alcune persone molto note negli ambienti culturali ed educativi del paese, come Virginia Guerrisi, Anna Costa, Vincenzo Mallamo e il preside Antonio Cavallo.
Mai come in questa tornata elettorale l’interesse degli elettori è risultato così elevato. Forse perché Bovalino sta attraversando un momento molto delicato a causa di una molteplicità di problemi, che ormai da anni attendono delle risposte: la viabilità interna, l’acqua potabile, l’arredo urbano, il turismo, il commercio e la via marina. Quest’ultima questione, in particolare, sta molto a cuore ai bovalinesi, poiché quello che un tempo rappresentava uno dei principali punti di ritrovo delle famiglie e dei giovani, sta divenendo inesorabilmente sempre più fatiscente; e a nulla sono valsi gli occasionali e disorganici interventi degli ultimi anni, i quali in qualche caso hanno addirittura finito per aggravare la situazione. Infine, e non certo per ordine d’importanza, i nuovi amministratori dovranno anche fare i conti con la grave situazione economico-finanziaria in cui versa il Comune.
E’ presumibile quindi che la “partita” elettorale tra le varie formazioni non si giocherà sul terreno dell’individuazione dei problemi e, quindi, della definizione degli obiettivi, che appaiono già drammaticamente chiari, quanto su quello della progettualità, delle competenze e dei metodi da utilizzare per la risoluzione dei problemi stessi. Soltanto chi risulterà più credibile su questo versante riuscirà a spuntarla.

Giuseppe Iaconis

Pubblicato sul “Domani della Calabria” in data 19 aprile 2001